Quando il vecchio grasso sole tramonta nel cielo
L'ultima luce del giorno scompare
Arriva il grande buio
E tu sei li,sdraiata nel tuo letto
non fare rumore
solleva i piedi dal letto
e se senti mentre scende la notte calda di questa estate
una voce lontana
canta per me una canzone che ami
perché quella canzone sono io.
Apparte oggi che quasi muoio di 12 infarti,causa una bella e lunga chiacchierata con Fabiola,apparte che oramai è davvero finita,apparte tutto,non vedo quasi l'ora di finire di soffrire .
Il secondo anno di Liceo Artistico fù sterile e alquanto veloce,fù il passaggio fugace,e ancora si reggeva il tutto.La gran cagata fù il terzo anno,davvero quest'annno ci ha cambiati radicalmente sia a me che a Jacopo.
Comicio a dire che il terzo fu l'anno del cambiamento perché si sceglieva in quale indirizzo stare e quindi in quale indirizzo portare a termine gli sutdi:scelsi pittura.Perché?
Perché anche Jacopo decise cosi.Ero stupido,iperattivo,quello che faceva jacopo facevo anche io,forse perché avevo finalmente trovato una persona amica che sapeva cazzeggiare a modo mio e far tanto ridere.Stavamo sempre a ridere io e Jacopo,sempre.
In terzo perdemmo materie stupide come biologia (prof.Ferrarese,una scema col botto) diritto (prof.Faiola,una bomba H in senso figurato) e discipline plastiche (prof.Ciccareli,un vecchio stronzo).Subentrarono quindi materie come filosofia (prof.Vetrugno),chimica (prof.Antocicco) e
geometria descrittiva (prof.Martella).
Ora Vetrugno (media altezza,pelato,faccia indescrivibile) era un genio,davvero,ma sbagliai a non seguire le sue lezioni,a non studiare quella bella materia che era filosofia antica,abagliai,e mene sono accorto solo troppo tardi,quando in alla fine del quarto lo sostituirono.Vetrugno era davvero un genio,ricordo la sua parlata pugliese-sardo/siciliana,era un tajo quell'essere.Sprizzava vitalità e virilità,vedasi per esempio la mancanza continua di mutande sotto i jeans,gli si vedevano i coglioni che era una bellezza,ancora ricordo le risate che ci facevamo in classe con gli altri.
A chimica subentrò Antocicco,un uomo alto occhialuto pochi capelli e serio,o almeno pensavamo fosse cosi i primi tempi.Antocicco si scopri un bravo insegnate capace di creare un buon raporto tra sé e gli alunni,anche grazie alle geniali spiegazioni in cui nessuno non capiva;certo era tutto un dettato e una ripetizione del dettato,peò andava bene cosi.Poi nelle spiegazioni di moli e molecole acidi o ossiacidi subentravano esempi con panini farciti di mortadella o caramelle,bah.
A geometria descrittiva subentrò un certo Martella.Capimmo sin dall'inizio che era una gran testa di cazzo,incapace di spiegare,incapaci di capire.Questa specie di super-mario con l'alito che puzzava di merda (davvero non scherzo era merda) nessuno ebbe 6,o pochissimi l'ebbero seppur con qualche aiuto dello stesso (spinte date da vecchie conoscenze).Forse gli andai antipatico,stà di fatto che mi richiamava sempre,sempre a strillare,sempre a dire "ma non è possibile!!" oppure "eehhhh!!Allora!!?".Che faccia da cazzo,egli contribui alla mia rovina.
A matemaica subentrò una nuova insegnate,napoletana.Era la vecchia e decrepita nonché stronza nonché cocciuta/merda prof.Margotta.Bassa,faccia da cazzo,scritto "io sono stronza" in braille in fronte.Sempre a sfottermi,sempre a richiamarmi,siccome Jacopo era il tesorino della classe e io ero il suo compagno fedele che nadava male venivo sempre preso di petto,qualsiasi cosa accadesse.Andavo male a matematica,un pò perché già la odiavo anche se il primo anno con il prof.Palmieri avevo un bel 7.Fu la Margotta a rovinarmi l'esistenza,e con essa uscii con 5 quindi debito a fine anno.Devo dire però,che grazie alla Margotta imparai a studiare Fisica (da solo),forse perché mi ha sempre affascinato.
Ricordo che in classe c'era sempre caos e confusione,ed era davvero inpossibile capire una lezione di un qualsiasi cosa,causa chiasso pordotto principalemte da tutti.
Ricordo che un giorno sbattei la porta per uscire dalla classe con una rincorsa davvero avvincente,peccato che dietro alla porta c'era lui,Martella,che leggeva gli orari stampati su un foglio appiccicato nel retro,ricordo la sua faccia incredula,il suo naso rosso,la mia faccia e "oh cazzo,ora sono finito",mi mandò affanculo e infine ebbi 5 quindi debito di fine anno.
Era un bell'anno solo per certi piccoli aspetti,solo perché cominciammo a frequentare seriamente Tiziano,Livio e Giovanni,erano gagliardi.
Ricordo che il fidanzamento Marika L e Francesco Guccione andava ancora bene,tanto che a pasquetta di quell'anno andammo a casa di Guccione al "mave",come diceva lui.
Pioviccicò quel giorno,pistai le mani di tiziano al gioco "piripicchio",mammamia erano viola e a Tiz gli uscivano le lacrime agli occhi un pò per il dolore un pò per il dolore (ma rideva).
Il terzo fù tragico però,apparte per matematica-geometria descrittiva,ma per Fabiola e per Violeta.
Ero innamorato pazzo come un cavallo pazzo di Fabiola,come un toro scatenato per Violeta.
La prima volta che vidi (che mi accorsi) Fabiola è quando aveva i capelli lisci,passò per il corridoio con Marta,anche essa una gran bella ragazza(sul bus tutti la guardavano e sbavavano).
Violeta un giorno mi fece "ma lo sai che hai proprio dei bei occhi"
e io "ah grazie",e disinvolto mene andai.Coglione! Dopo 3 giorni venni a sapere da Di Perna che Violeta si era appena messa assieme a uno,fanculo.
I mesi passavano,si cazzeggiva e si sofriva,entrai per un pò di volte in depressione,ma seria,volevo suicidarmi.
Poi un bel giorno vidi Fabiola,fuori all'entrata sotto al portico;la guardai intensamente,lei si voltò,arrivò la tragedia: Nemesis,un enorme sacco di merda rappuso amico di Omar (un altro rappuro ritirato un anno fà) gli si avvicinò,e la baciò.Soffrii come un cane,un colpo di bazooka al cuore,abbassai lo sguardo e tornai dentro muto,altra crisi altra depressione.
Anche dalla parte di Jacopo non andava bene,già.Sin dalla prima volta che vide Isabella cambiò,si rese conto che anche egli provava amore vero,soffriva,perché non era ricambiato (mi viene da dire ovvio,cioé,alto brufoloso occhialuto cespuglioso stupido fino all'osso).
Isabella era roscia,molto roscia,bianca,molto bianca,devo dire anche bella,era anche secca,insomma una bella ragazza.Jacopo andò in fissazione,dopo mesi e mesi a rosicchiare piani strategici per semplicemente parlargli,decise che era ora.Escogitò un semplice (per lui estremamente difficile) piano:andare da lei quando è vicina alle macchinette e chiedergli se ha da cambiare 10 centesimi (10 centesimi!!).Arrivò il giorno,andò là,io lo vedevo a dedita distanza,lo vidi parlare,poi tornò da me,Isabella e l'amca sene andarono via;a quel punto la faccia di Jacopo cambi notevolmete espressione passando a uno stato profondamente comatoso,dicendomi "sono un coglione....cioé....sono un coglione!"
io:-ma perché?- (ridevo)
J:-sono un emerito stronzo-
io:-si ma perché??-
J: gli ho detto "scusa che hai da camiare cinqu...dieci centesimi?"-
Io:...
J: -cioé Fra! mi sò sbagliato a dire 10! 10 cazzo di centesimi!ho detto 5! non 10! ci ho passato un intera nottata a studiarmi che dirgli! e poi nenahce mi ha cagato! ha fatto un mezzo cenno con la testa e se è andata!!! fraa!!- (soffriva).
Dopo quell'accaduto,Jacopo venne anche a sapere che Marika Pavani (con cui ci stava fantasmagoricamente combinando qualcosa) si era messa con uno e sapete da chi? da Francesco Guccione che lo derise in modo assai bastardo davanti molti di noi.Certo Guccione non si regolò in quella occasione,però cazzo pure Jacopo almeno un bacio poteva anche molarglielo a quella.
Bé passò altro tempo,oramai lacunavo a matematica e a geometria avevo sostituito i disegni ortogonali con i disegni a fumetti con Antonio/Jacopo.Fabiola amava neme,Violeta quello di Aprilia,Jacopo era disperato tanto che cominciò a non studiare per piccoli e brevi periodi (logico che la colpa per i prof. era la mia).
Andava tutto male,veramente.Jacopo peggiorò la sua situazione quando si dichiarò a Isabella,ed essa rispose che era già impegnata.Jacopo sfiorò il suicidio.
L'anno scolastico stava per finire,arrivò il momento a Maggio di fare una bella gita in Sicilia.
Partimmo,navigammo,arrivammo.Grazie alla Sicilia ho scoperto cosa significa ubriacarsi di brutto.Ricordo ancora la sera in cui mi ubriacai: Livio mi disse "oh fra controlla il rum e il suco alla pera".
io:-ma certo,ci stò io quà,tranquilli-
Mi bevvi più della metà della bottiglia di rum,al ritorno,Livio mi becco sul lastrico,deliravo,sparavo cazzate a spiano,corsi per i corridio,era quasi mezzanotte.
Jacopo era anch'egli ubriaco,insieme a Pesce e Marika Pche seguiva credendo che esse fossero lucide;si accorse del contrario quando Pesce (Veronica) si voleva fare il bagno in piscina,arriò fugacemente il mitico Ciccio che la salvà portandola in braccio in camera,nel tragitto Pesce si pisciò sotto,da li venne ribattezzata "Piscio" o "Pesce piscio" da Tiziano.
Io nel frattempo coglioneggiavo,correvo a 100 kilometri orari per i corridoi,facevo strani versi,mi lanciavo di faccia contro le pareti,lanciavo le scarpe,presi una (che non conoscevo) e gli dissi che prima ero una gallina poi un medico,poi incontrai Pavel che voleva fottersi una.
Scappai di nuovo e mi ritrovai in discoteca (annessa all'hotel),vedevo celeste/arancione e verde a macchie,baciai in fronte Mariella e mi gettai a ballare mentre ero super iperattivo.Si fece tardi,circa le 2,tornai in camera sudato fracico,mi trovarono,mi stavano cercando,Livio Giovanni e Guccione mi bloccarono,non potevo muovermi,aprirono di corsa la porta del bagno per farmi una doccia fredda ma quando l'aprirono sapete chi trovarono?Jacopo ubriaco che beveva lo shiampoo azzurro,lo sputò e disse "ma che schifo!" e ricominciò a tragurgitare il tutto.Lo scanzarono,io ero più importante,qualcuno mi tirò qualche cazzotto in pancia ato che non volevo abbassarmi,accesero l'acqua fredda e mi fecero una doccia celere.
Tentai ancora la fuga ma venni subito bloccato,picchiato da Livio e Guccione e con un calcio al culo lanciato nel letto.Mi svegliai la mattina dopo alle 6 ancora succube dei fumi dell'alcohol,ero rincoglionito perso,ancora avevo del rum nello stomaco.Questo non mi impediii di passare una calorosa giornata di merda per la campagna di Agrigento.Difatti mentre gli altri sene andavanoin giro io rimasi dapprima da solo con l'autista (che sene fotteva delle mie condizioni e pensava a pulire il suo bus) poi da solo,disperso (davvero non sapevo dove cazzo fossi) nella campagna,tra afa,sole,grilli e erba secca.Poi vidi un agriturismo,entrai,mi diressi in bagno senza guardar facce,vomitai un pò,mi sciaquai la faccia,ero nauseabondo.Tornai (non sò come) all'autobus maledicenomi,arrivai e beccai l'autista che mi diceva "ma dove cazzo sei finito!?".
Arrivammo in centro e caricammo tutti,stavo davanti,al fianco del porf.Petrarca (che faceva battute inutili all'antonio)che continuava a vedere l'asfalto correre sotto le ruote del bus,poi si girava verso di me e per farmi fare un sorriso mi disse sorridendo "che vuoi fare un salto di qualità?" indicandomi l'asfalto,gli vomitai addosso,cosi,di getto.
Vomitai per la maggior parte del viaggio.
La gita in Sicilia fu molto avvincente,colmò qulla tragica realtà appartenente al Liceo Artistico di Latina.
Tornammo a Latina,venni ribattezzato da Gian Marco e da Pavel come "vomitino".
Pesce la prendevano per il culo pure i muri chiamandola "piscio".
Venni infine promosso,con 2 debiti,stanco e forse deluso,tornai a casa,e alle autolinee sotto al sole cocente dissi a Jacopo "ohi jà,un altro anno sene và,ci rivediamo a Settembre,ciao caro"
Jacopo mi rispose "ggià,ciao Frà,o poi ti faccio sapé pé l'Halo Party"
(Antonio non doveva saperlo)
Forse queste epiche avventure rimarranno stampate nella memoria,e qui,meglio cosi.
Un altro saluto da Francescooh.
2 commenti:
Non ho più parole per descrivere la tua genialità. Però potevi metterci le foto di tua cugina nuda (vedi due post fa).
Mi chiedo cosa escogiterai per il gran finale
Ahahahah. Jacopo con la matita! Ahahahah
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