Compasso,squadre,matita con contorno di Pink Floyd e Mondrian

Sono circa 2 ore che stò su Mondrian,che penso penso penso all'infinito,al finito,al libro mostratomi oggi da Lisi, a cosa c'è oltre l'orizzonte degli eventi e cosa c'è nell'orizzonte degli eventi.Sequenze esponenziali alla "n" numeri che crescono crescono fino all'infinito,e se vanno al contrario? e selo zero non fosse il "niente"? e se il "nulla" non esiste? e se esiste solo l'infinito?

tutto ciò,tutte queste pippe mentali che persuadono la mia mente da circa 3 anni ( guarda caso da quando ho conosciuto daniele l'ufologo e visto le luci) ancora non portano a un qualcosa di calcolabile,ma come si calcola l'infinito? non si può,perché se fosse calcolabile l'infinito,si darebbe un inizio e fine a un qualcosa che scorre sempre,per questo non si è capaci e non lo si sarà mai di calcolare l'infinità delle cose,MAI.L'unica cosa: approssimare. Tendiamo all'infinito ma nell'infinito stesso tenderemo a perderci,nel'eternità.E da ciò traggo una conclusione,se l'orizzonte degli eventi stà oltre la capacità di percepire in assoluto,è come ciò che è finito ( in senso fisico,noi,il nostro corpo) che tenta di essere onnipotente ( la mente umana è infinita nella sua restrizione finita presentata dalla fine del corpo umano).

Quindi,da ciò,dirò,che :

"milioni di galassie di centinaio di milioni di stelle,e un puntino che vaga nello spazio,siamo noi,persi per sempre...lo sbirro tu io...chi sene accorge...". ( da "Collateral" )