Prologo:
Formalmente,oggi,finiscono interrogazioni,medie dei voti e stupide decisioni su coloro che
andranno a finir di vivere.
Formalmente lascio 2 insufficienze,ma sinceramente non mi interessa più di tanto.
Segretamente,ci è stato rivelato che sono stato ammesso (classe compresa) agli esami.
Medie dei voti non molto coerenti hanno lasciato forti perplessità sull'operato dei prof.
Ma questo meglio non sentirlo,mai sentirlo.
Oggi è stata una bella giornata,cento di queste,ma purtroppo a me formalmente mene concedono solo un altra,domani,poi,arriverà il momento dei bei saluti e degli auguri.
Prima però,parliamo di quel che rimase della fine del quarto anno:
Arriviamo alla gita a Barcellona,partimmo il 10 o l'11 aprile.
Eravamo accompagnati dalla Di Tano,dal giovane e arrapato prof.Testa (io che gli dicevo sempre "testa!cazzo fai!?") e dal prof.rimorchione nonché ultra cinquantenne che si sentiva giovane e si vestiva come noi,il prof.De Simone.quando arrivammo all'aereoporto eravamo tutti felici e contenti,peraltro eccitati.
Chek-in,bagagli,fila,aerei,navetta,aereo.Mi sedetti vicino al finestrino che dava sull'ala destra,montavamo su un 737 della Ryan air e partivavamo da Ciampino a un orario che oscillava,se ricordo,tra le 4 e le 5.
Bé stà di fatto che fu una delle prime volte che ne vidi uno,insomma un UFO,che vide anche un altra ragazza dicendomi "ma che cavolo è quello?? hai visto??",era scomparso tra le nuvole,fu un attimo; le risposi tranquillamente "già,lo hai visto".
Arrivammo la mattina presto a Barcellona,pioveva poco,cielo plumbeo.Riprendemmo i bagagli e partimmo in bus per l'hotel a Lloret de mar,che stà a circa un oretta da Barcellona.
Bé oltre quella mattinata nuvolosa,la gita fu baciata dal sole,o quasi.
Che bella Barcellona,io e Jacopo ci spaccammo dalle risate,senza parlare delle gaff di Tiziano e Livio.
Nel viaggio in bus vedevamo sempre un Hotel a forma di cazzo,davvero,Jacopo lo chiamava l'hotel profilattico,non sò se selo ricorda.
Vedemmo l'hotel più costoso di barcellona,vedemmo la sagrata familia,visitammo il "MNAC" un museo d'arte dove c'era di tutto.Con la guida,Raphaél,che diceva almeno 6 volte su un semplice discorso la frase "nella cità de Barcelona..",poi andammo un paio di volte sulla Rambla,la Diagonal! il mega mercatone al coperto! madòòò quanti ricordi,era davvero bello,tutto.
Nella piazza antistante l'Hard Rock Cafe girava moolta gnocca,e che gnooocca,io e Jacopo eravamo praticamente ebeti quando passavano le comitive di inglesotte mega bbone,per non parlare della sensuale frase spagnuola "perdoname" che dicevano le ragazze del posto quando "accidentalmente " le urtavi,cazzo ragà!
Visitammo l'hard rock,era bello.
Visitammo molte chiese,con Tiziano e Jacopo andai ovunque,davvero,ci perdevamo per le viuzze di Barcellona,con Tiziano poi comprai la Kefia che puzzava d'originale,puzzava di mangime per galline.
Un Giorno io e Tiziano andammo spavaldamente a vedere la mostra gratuita di Salvadòr Dali.
Aprii un cassetto di una scultura di Dali e,vabbé,qui comincierebbe un altra storia.
Finimmo di vedere il tutto e come al solito,con tutti gli altri,tornavamo al pulman che costantemente era guidato da autisti che erano stronzi e si lamentavano di tutto.
Andammo al gigantesco acquario sott'acqua,mammamia,ricordo un avvenimento unico,passai vicino il vetro di una gigantesca vasca che conteneva molti pesci d'oceano,e molti squali.
Bé passando lentamente mi si avvicinò uno di quegli squali,lungo almeno 8 metri,e mi fissò con l'occhio,io anche lo guardavo,ci guardavamo entrambi,e piano piano,parallelamente procedevamo lenti,fissandoci,non sò bene cosa abbia pensato quel pescione,sò solo che un mare di gente cominciò a scattare foto;poi lo squalo sene andò via,forse perché avevo incontrato uno dei tanti pescicani che da prede sono diventati predatori di sé stessi.
Andammo via,tornammo all'hotel.
Fecimo la penultima uscita,credo,se non ricordo male,andando a visitare il parco Guel,fatto da Gaudi,veramente molto bello.Poi tornammo in città,passammo all'interno di vie e chiese,giungendo in una piazza,pioviccicava.Incontrammo dei tizi senza testa,cioé dei geni vestiti da minichini senza capoccia,subito noi a schiattare dalle risate,e ci fecimo una memorabile foto
Tornammo di nuovo all'autobus,eravamo tutti soddisfatti,io rubavo di continuo ei negozzietti della città.Però ogi volta che tornavamo all'hotel avevo i piedi distrutti,vesciche su vesciche.La notte uscivavamo e andavamo sulla spiaggia,dove le grandi onde mangiavano la sabbia e fracicavano 2 cretini,Tiziano perché scriveva troppo vicino alla riva,Jacopo perché voleva farsi un bagno,con l'acqua che sfiorava i 10 gradi e le onde alte almeno 3 metri,fortunatamente lo convinzi a non fare cazzate,io.A notte fonda andammo a ballare in discoteca,a una discoteca,"l'hollywood",semplicemnte spettacolare.Peccato che ci fù un invasione made in Naples.
Arrivarono in hotel,il giorno prima, dei mammocci italiani,però spiccavano ragazzette del terzo anno di genova molto belle,infattoi in discoteca furono prede dei napoletani.
La sera,nella camera,eseguimmo i capolavori cinematografici che voi tutti conoscete.(come attori principali :io e Jacopo,direttore del suono :Livio,regista:Tiziano,regia di Francesco,Jacopo,Tiziano e Livio.)Si fece notte,l'ultima, andammo in un locale,scoprimmo che era un pub rocckettaro dove davano musica mui buena.Conoscemmo li dei ragazzi siciliani,che pernottavano in un altro hotel,ci facemmo dire come arrivarci.Ballammo musica rock,poghammo come addannati,poi un pò brilli cominciammo a vagare,in compagnia di Tiziano Diletta e Livio,vagando con delle bottiglie di vino rubate dall'hote,bevemmo molto io e jacopo,molto.
Ad una certa ci ritrovammo da soli,io e il Dolce,stavolta completamente ubriachi,erano circa le 2 di notte e non sapevamo dove fossimo,davvero era tragicomica come situazione.Jacopo cadeva in continuo perché gli piaceva,io lo raccoglievo ma tanto poi andavo lungo assieme a lui,quindi,da ubriaconi,cominciammo a vagare per vie sempre più impervie.Ridevamo di continuo,cioé cercavamo di dire qualcosa di sensato ma niente,alla prima parola sbottavamo a ridere (e a cadere atterra).In una via un tizio ci offri di comprare dell'erab,non accettammo,bastava cosi.
Poi,nel totale delirium tremens conscio/inconscio,ci venne l'idea di andare a trovare i siciliani,che stavano li vicino (forse).Io non sò come cazzo fecimo ad arrivare nella stanza dei siciliani,ricordo solo che entrammo di fretta cercando di fare i seri e passare inosservati,poi ricordo uncerto Salvo,uno di quelli,che ci disse "oh ma siete quelli del ub! oh ragà dai che vi porto in camera!minchia state unbriachi eh!",ci potò in camera dicendoci però di non fare casino.
Entrammo,all'nterno della camera giacevano morte moolte bottiglie di super iper alcolici,io mi attaccai a una di esse,Jacopo prima tracannò un altra bottiglia poi usci in balcone e pretendeva tipo di scavalcare un muro,tutto assurdo.Nel caos,nelle risate dei sbalorditi siciliani,venimmo portati in corridoio,credo che i siciliani volessero farci conoscere delle ragazze della loro classe,ma appena aprirono la prota d'ingresso della camera di quest'ultime,venimmo cacciati via,subito,all'istante.
Salvo e altri dissero che stava per arrivare la loro prof. quindi era meglio che io e Jacopo andassimo fuori a cagare,ci portarono via di corsa fuori dall'hotel,coem2 ebeti ci ritrovammo di nuovo soli,là,lasciati per strada alle 3 e mezza di notte.Jacopo cadde a terra,io pure.Pi ricordo che entrambi cademmo a terra in mezzo all'autostrada,ancora ubriachi.
Poi ricordo che cominciammo a tornare (a tornare)mah) verso l'hotel,pensavamo che quella fosse la direzione giusta,quindi fecimo 3 o 4 giri di vie tornando sempre ad un punto già visto,giri su giri.poi però l'ubriachezza divenne pesante,da stato "eccitato" arrivammo allo stato prima del totale sbrago,ci aggingemmo a svegliarci,quindi lanciavamo i nostri indolori corpi contro le serrnade di ferro dei garage,un rumore assordate,e ridevamo.
Riuscimmo (non sò come) a tornare in hotel,ma prima buttammo a terra una bella kawasaki 1000,nuova di zecca,scappammo via,eravamo quasi arrivati.
Le ultime forse per rientrare,alle 4,là,nel caldo hotel di Llort de mar.Riuscimmoad arrivare in corridoio,fecimo un pò rumore,quindi da una camera uscirono Ambra e Diletta,ancora sveglie,causa consolazione (credo...boh) a Marika L,perché di nuovo il rapporto con Gccione riandò di merda.ANche Arianna era sveglia.Ricordo solo che Jacopo,una volta rrivato nel corridoio,si buttò per terra morto,ubriaco e assonnato,l'ultima fase era sopraggiunta,ma io ancora non mollavo la corda.
Poi la mollai,quindi caddi atterra; ci vennero in aiuto Ambra,Diletta e credo Arianna.Ambra e Diletta mi sollevarono,dicendo "ma guarda te questi 2,cioé stanno persi,ubriachi fracichi",mi portarono in spalla in 2,Diletta nel cammino verso la camera disse "mortacci Frà quanto pesi!" e Ambra ggiunse "dai che manca poco".Non sò chi portò Jacopo.
Mi ritrovai nel letto,una foca luce illuminava Diletta che mi slacciava le scarpe (giuro che Ambra e Diletta si comportarono coem se fossero 2 mie sorelle,fu eccezzionale.).Ambra sistemava Jacopo.Poi ricordo la frase "e mò metteteve a dormi,e non scassate più le palle eh",chiusero la porta.Jacopo dormiva,io ero ancora semi sveglio,volevo afre ancora qualche cazzata,presi quindi a pizze Jacopo,ché né si svegliava né sentiva dolore.
UNA STRANA PARTE DELLA GITA:
La mattina seguente mi svegliai,presto,erano circa le 5 e mezzo,tutti dormivano.Era l'ultmo giorno.Ricordo che andai nella hole,non c'era nessuno,poi andai nella sala mensa,dove c'erano i bouffé per fare colazione,ricordo che tornai indietro,e guardai oltre le vetrate che davano sul grande balcone,ce a sua volta dava una splendida visione del mare distante da li poche centinaia di metri.Arrivò tutto a un tratto un gabbiano,grande.Era bellissimo,si avvcinò incuriosito al vetro,io rimasi immobile,lo vedevo avvicinarsi,il vetro ci separava.Arrivò li vicino a me,e cominciò a guardarmi.Poi cominciò a battere il becco sul vetro,come per chiamarmi,almeno per 5 minuti di fila rimase li,a battere becco e a guardarmi,io per paura che volasse via,non mi mossi,rimasi immobile,rimasi a guardarlo,a cercare di capire cosa volesse da me,da me.
Poi si girò,cominciò a camminare per la balconata,e poi,indifferente,aprii le ali,e volo via,verso il mare.Pensavo,mi sentii strano,davvero.Che voleva da me? FINE DELLA STRANA PARTE.
Tornai nella sala mensa,mangiai nella camera privata per le colazioni private,cornetti con nutella e panna,ace,caffé,alla faccia vostra spagniuli.
Alle 8 tutti svegli e preparati,già si raccontava della nottata in giro con Jacopo a fare casino.Con il bus ci dirigemmo in una città fuori da Lloret,sempre sul mare.
Poi,oltre quella bella spiaggia soleggiata,c'era l'interno dell cittadina,la visitammo un pò,poi tornammo al bus.Non ricordo bene dove siamo stati dopo,ricordo però che alle 8 tornammo li,nel grande aereoporto,lasciammo la guida,Raphael,lasciammo "la cità de barcelona".
Salimmo sull'aereo che erano le 10 o le 11,di nuovo vicino al finestrino,di nuovo vicino l'ala della'ereo.Partimmo il 16 aprile,con il volo ,del 737 Ryan air,il biglietto del ritorno lo vedete qui.
Lasciammo barcellona,lasciammo la spagna,lasciammo l'altra europa,tornammo in Italia,nel bel paese,a notte fonda.A Ciampino non ho visto neanche un ombra,non un carabiniere,non un finanziere,non un controllo,era spettrale Ciampino,veramente faceva impressione,bé,benevuti in Italia!.Finii il tutto quando tornamo davanti al Liceo.
Ah il liceo artistico,quasi quasi ho nostalgia dellartistico,forse per oggi che è stata una bella giornata,una memorabile giornata quasi quanto il 22 dicembre,l'epico 22 dicembre.Quanto tempo è passato.
Non sò se ne parlerò di oggi,forse terrò tutto per me,l'uomo è egoista.
Sò solo una cosa però, che sarà una bella fine,la fine.
Francesco.