che abbiamo risolto?

Anche se mi sono svegliato presto,l'auto l'ho preso lo stesso alla TAMOIL,quindi ho fatto ritardo per prenderlo al Comune.Salgo e c'è gente che parla dei tibetani,qualcuno dice che non gliene frega,io stò zitto e guardo fuori,guardo da dietro il vetro vari paesaggi che si muovono,scorrono.
Tutto inutile,mi viene da pensare,in classe.
Montale ci sapeva fare,ma preferisco Kafka,o Svevo.
La prof ci fà lavorare all'ultimi istanti prima dell'allarme generale,prima che tutti escano fuori e comincino a urlare,a delirare.
La storia ci dice che nella DC c'era un pò tutta l'italia,poi,come al solito,ogniuno sene và perché dice troppe cose che contenstualizzano,generalizzano,opprimono,contraddicono l'altro.
La società è come le barzellette sui carabinieri.I carabinieri sono i legislatori di un pò di tutto.
L'uomo lavora vive e sopravvive solo grazie alla paura e al timore di morire,ma di solito,sene frega.
Sorge la domanda: da che cosa,nella corrispondenza con che cosa si può riconoscere la verità di un affermazione?
E che ne sarà di noi?Chi vivrà vedrà.
Sentirsi suddito non è molto bello,ma infondo,siamo tutti sudditi.
Ma sudditi di che?
Ma sudditi perché?
Sudditi di un capo stronzo,sudditi di qualcuno potente,sudditi dell'abitudine.
Sudditi di qualcosa che forse c'è.
La colpa non è di Gesù,né di Giuda,né di altri,la colpa non è di nessuno,la colpa è solo la nostra.

Il loro unico desiderio: conservare un posto che li aveva già uccisi.